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       Pianta
      rampicante gelsomino 
      
       
      GELSOMINO
      
       
      Jasminum
      
      
       
      Il
      genere Jasminum comprende quasi 300
      specie di arbusti e rampicanti originari delle zone boscose tropicali e
      temperate, che vengono coltivati soprattutto
      per i loro fiori spesso profumati. I gelsomini rampicanti si avviluppano a
      qualsiasi supporto e sono piante adatte a ricoprire muri, graticci,
      pergolati, e ringhiere. Quelli arbustivi sono comunque sarmentosi hanno
      lunghi rami flessibili e possono essere coltivati a cascata come
      ricadenti, mentre le specie dallo sviluppo contenuto sono adatte per i
      giardini rocciosi o per composizioni in aiuole. 
       il gelsomino più comune
      è lo Jasminum officinale è un
      rampicante a foglie caduche, che può crescere anche in zone moderatamente
      fredde fino a –5° C 
      
       
      Una
      specie particolare è il Jasminum
      beesianum; ha foglie verde scuro nella pagina superiore e verde grigio
      in quella inferiore. I fiori, a gruppi di tre, sono rosa carminio
      e profumati; i frutti, piatti e globosi,
      sono di un nero brillante e a maturazione formano una cascata di notevole
      effetto. È una pianta a portamento rampicante e a foglie caduche. 
       Il
      Jasminum polyanthum è la specie
      più coltivata per la profusione e la fragranza dei fiori di colore rosa
      all’esterno e bianco all’interno, che sbocciano in marzo-aprile; è un
      rampicante volubile, vigoroso, sempreverde, come il Jasminum
      sambac che fiorisce regolarmente per tutta l’estate con grandi fiori
      candidi e profumatissimi. Altri due gelsomini rampicanti e sempreverdi
      sono il Jasminum
      azoricum e il Jasminum angulare
      che hanno interessanti fioriture alla fine dell’estate, sempre
      profumate. 
       Fra i gelsomini arbustivi
      troviamo lo Jasminum primulinum,
      che fiorisce di giallo in primavera, ed è un arbusto sempreverde adatto
      per zone temperate. Il Jasminum
      nudiflorum  noto come
      gelsomino di san Giuseppe che presenta fiori giallo brillante che
      sbocciano già in inverno e all’inizio della primavera sui rami ancora
      spogli; è una pianta arbustiva e a foglie caduche, robusta e che non teme
      il freddo. 
      Il falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides)
      viene scambiato spessoe per un gelsomino, ma
      non lo è. È una pianta rustica e sempreverde, con fiori simili a
      stelline bianche, profumatissimi, che sbocciano in maggio-giugno e che
      ricoprono fittamente tutta la pianta; i lunghi rami volubili crescono fino
      a 10 metri d’altezza. Cresce in qualsiasi terreno e clima, ad
      esclusione delle zone con temperatura molto rigida, ama una
      posizione soleggiata e riparata dalle correnti fredde ma sviluppa bene
      anche in posizioni parzialmente ombreggiate. Non è necessario potarlo, se
      non per contenerne l’eccessivo sviluppo, intervenendo a fine inverno. 
       La maggior parte dei
      gelsomini prediligono i climi miti, dove si coltivano
      all’aperto. In zone ove durante l’inverno la temperatura scende sotto
      lo zero di parecchi gradi, vanno coltivati in grandi contenitori da
      ricoverare in serra fredda o in un locale luminoso non riscaldato. Le
      specie semirustiche (come ad esempio Jasminum
      officinale o Jasminum nudiflorum)
      resistono anche all’aperto in zone temperate (sino a 2-5° C sotto
      zero), sempre addossate a un muro rivolto a
      sud. Ovviamente in piena terra, con clima favorevole, le piante hanno una
      vegetazione e una fioritura ben più rigogliosa di quelle coltivate
      in contenitore. 
      I gelsomini amano un terreno fertile, ben drenato e il pieno sole o una
      leggera ombra. Le piante coltivate in contenitore vanno innaffiate
      regolarmente in primavera-estate, con aggiunta una volta al
      mese, da marzo a inizio settembre, di un fertilizzante liquido con basso
      contenuto d’azoto. 
       
      Nei gelsomini arbustivi (Jasminum
      nudiflorum e Jasminum
      primulinum), le potature si eseguono dopo
      la fioritura, eliminando un quarto dei getti che hanno portato i fiori;
      nelle specie rampicanti (Jasminum
      officinale, Jasminum polyanthum,
      ecc.), occorre sfoltire la massa della vegetazione, accorciando i rami
      troppo lunghi ed elimindo quelli vecchi,
      sempre dopo la fioritura. 
      I gelsomini coltivati in contenitore, o in serra, sono particolarmente
      soggetti alle infestazioni di afidi ; in questo
      caso è opportuno trattare con un aficida alla
      comparsa dei primi insetti. 
      Le cocciniglie (Pseudococcus longispinus,
      mm 2,5), invece, possono formare sui fusti e sulle foglie dannose placche
      cerose bianche che vanno irrorate al più presto con prodotti specifici a
      base di olio bianco, attenendosi sempre e
      scrupolosamente alle dosi riportate in etichetta.
      
       
       
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